I laboratori di Stazione Sperimentale del Vetro dispongono della strumentazione più completa per la caratterizzazione meccanica di prodotti per applicazioni nei settori dell’edilizia e dei trasporti. I nostri tecnici specializzati supportano l’industria vetraria nella scelta delle più opportune metodologie di test normati, nell’eventuale definizione di procedure e attrezzature di prova custom e nell’interpretazione dei risultati analitici.

La natura fragile del vetro impone che la valutazione dell’affidabilità e della resistenza meccanica dei prodotti sia effettuata su un campione statistico sufficientemente rappresentativo.


Si tratta di una prova antieffrazione o prova anticrimine, che prevede l’impiego di un banco strumentato elettromeccanico per la realizzazione di ripetuti colpi con utensili di percussione (martello, ascia). Lo scopo della prova è determinare la classe di resistenza specifica di una certa composizione di vetro (stratificazione) secondo codifica prevista dalla norma di riferimento (EN 356).

I test sono normalmente richiesti per la verifica di elementi vetrati di sicurezza con prestazioni anti intrusione.

Il test simula un atto vandalico finalizzato alla perforazione del sistema vetrato, e viene eseguito attraverso ripetute prove di caduta di sfere in acciaio temprato da pre-determinate altezze.

Il risultato della prova è la determinazione di una classe di resistenza secondo codifica prevista dalla norma di riferimento (EN 356).

La prova di impatto simula l’effetto dell’urto dovuto ad un impatto accidentale su un elemento vetrato. Viene eseguita mediante caduta pendolare da diverse altezze di una massa di 50 Kg costituita da una doppia ruota zavorrata.

Scopo della prova è la classificazione di un elemento vetrato rispetto alla codifica prevista dal testo normativo (EN 12600): in particolare, il test definisce se un vetro stratificato può essere considerato “vetro di sicurezza”.

SSV è attrezzata con dinamometri universali in grado di realizzare  su qualsiasi tipo di vetro (ricotto, temprato, stratificato)  prove di flessione a 4 punti o prove di flessione a doppio anello concentrico secondo quanto stabilito dalle norme EN 1288 – 3 ed EN 1288 -5

Trattasi di prova non distruttiva che, sfruttando il fenomeno fisico della birifrangenza (fotoelasticità), permette la determinazione e lo studio delle tensioni permanenti presenti in un dato vetro.

SSV è dotata di strumentazione ottica e digitale per la misura della compressione superficiale di vetri induriti o temprati termicamente o chimicamente.

Il test  definisce se un vetro temprato  può essere denominato  “vetro di sicurezza”.

La prova viene eseguita su vetri trattati termicamente in conformità alle principali norme europee.

La verifica della resistenza a compressione o trazione dei materiali utilizzati come giunti di sigillatura dei sistemi vetrati viene eseguita attraverso l’impiego di uno specifico dinamometro, in grado di determinare gli sforzi caratteristici e la deformazione durante la prova.

La norma di riferimento per questo test è la EN 1279-4

SSV mette a punto protocolli di prova per verifiche di elementi vetrati in opera (es. parapetti, solai calpestabili etc.), con riferimento a norme tecniche esistenti o secondo cicli di carico costruiti ad hoc.

Oltre all’applicazione delle azioni di carico previste dal metodo di prova, vengono eseguite misure di deformazione/spostamento ed eventuale verifica dei comportamenti attesi.