food contactLa valutazione delle migrazioni globali e specifiche da articoli per la tavola o contenitori in vetro verso le sostanze a contatto o in essi contenuti rientra nel quadro degli obblighi normativi che ciascun produttore è tenuto ad adempiere prima dell’immissione nel mercato dei propri articoli a verifica del rispetto dei previsti limiti di legge.

La Stazione Sperimentale del Vetro è laboratorio specializzato riconosciuto a livello Europeo per questo tipo di caratterizzazioni analitiche: grazie alla sua pluridecennale esperienza nel settore può fornire anche supporto nell’individuazione delle metodiche standard di prova da seguire, delle tipologie di test da effettuare e dei limiti di legge per i vari e diversi paesi di destinazione dei prodotti in vetro commercializzati.

Inoltre, grazie alle sue strumentazioni analitiche all’avanguardia (e.g. ICP-MS) e alla comprovata esperienza dei suoi tecnici, il laboratorio chimico di SSV è in grado di assistere il cliente nell’esecuzione o anche nell’ideazione di prove custom, oppure nello svolgimento di test secondo normative food contact differenti da quelle sopra riportate.

Tra le caratterizzazioni di migrazione più comunemente richieste figurano:


Il DM 21/3/73, in vigore in Italia, prescrive per gli articoli in vetro destinati al contatto con gli alimenti una serie di caratterizzazioni di migrazione globale e specifica, i cui parametri di prova dipendono dalla durata prevista del contatto con le sostanze alimentari (prolungata o temporanea), dalla temperatura di utilizzo (ambiente, pastorizzazione, rimepimento a caldo, sterilizzazione, ecc), dalla tipologia di vetro (soda-lime, borosilicato, cristallo), ecc.

Nelle condizioni di test di migrazione globale più gravose i contenitori vengono riempiti con acqua deionizzata (il simulante alimentare) e sottoposti a trattamento in autoclave a 120°C per 30 min, mentre in altri casi il contatto con il simulante avviene a 80°C per 2 ore, o a 40°C per 24 ore (3 ripetizioni).

Nel caso del vetro cristallo viene anche prescritto un test di migrazione specifica del Pb, effettuato in 3 ripetizioni a 40°C per 24h usando come simulante alimentare una soluzione acquosa di acido acetico al 3%vol.

A seconda che l’oggetto destinato al contatto alimentare sia un contenitore, un articolo per la tavola fondo o piano, un articolo decorato, ecc, i test di migrazione specifica di Pb e Cd vanno effettuati seguendo una delle normative sopra riportate. Nella sostanza, però, tali metodologie di prova prescrivono tutte di svolgere i test a 22 ± 2°C per 24 ± 0,5 ore usando come simulante alimentare una soluzione acquosa di acido acetico al 4%vol, e la sola differenza tra essi riguarda la numerosità ed il metodo di preparazione dei campioni per la prova, che varia a seconda che si tratti di articoli cavi o piani, che vi sia interesse a testare il bevante (drinking rim), ecc.