Il controllo periodico della composizione chimica del prodotto finito è uno dei pilastri su cui si fonda il sistema di controllo della qualità di ogni processo produttivo. Con le sue apparecchiature analitiche all’avanguardia, Stazione Sperimentale del Vetro è in grado di determinare con affidabilità e tempestività sia il tenore dei componenti principali degli articoli vetrosi, che il loro contenuto di contaminanti presenti in tracce.
SSV è organizzata per proporre servizi analitici personalizzati alle aziende a fronte di specifiche necessità
L’analisi in fluorescenza consente di determinare con una tecnica rapida l’abbondanza nel campione degli elementi più comuni espressi sotto forma di percentuale in peso di ossidi; il limite di quantificazione dello strumento oscilla tra 0,001% e 0,01% in funzione dello specifico elemento.
L’analisi sul vetro viene usualmente effettuata ricavando un dischetto di misura standard a partire da un campione di articolo finito, oppure da gocce di vetro prelevate sotto lo spout, fatte raffreddare fuori linea in appositi stampi e poi sottoposte a ricottura.
Qualora nessuna delle precedenti alternative risulti praticabile, il campione può essere ottenuto facendo rammollire alla fiamma un opportuno quantitativo di frammenti vetrosi.
Quando è richiesta la quantificazione di impurezze o contaminanti presenti in tracce infinitesime (e.g. Pb, Cd, As, etc), la determinazione viene effettuata per “via umida”, impiegando strumenti quali GF-AAS, ICP-OES o ICP-MS, in funzione dello specifico elemento da analizzare e del limite di rivelabilità o quantificazione da raggiungere.